Bandiera Turchia

La Turchia è un paese con una vasta area carsica, coprendo circa il 40% del territorio con rocce solubili come calcari, dolomie e gesso, ideali per il processo di carsificazione. Questo processo, influenzato da movimenti tettonici e climatici dal Miocene medio, ha creato un paesaggio carsico diversificato, con differenze significative anche su brevi distanze. La complessità geologica e tettonica, dovuta alla collisione delle placche Africana, Araba ed Euroasiatica, ha modellato le attuali forme del territorio.

La Turchia presenta sei regioni carsiche e undici aree sub-carsiche con caratteristiche morfometriche e morfogenetiche uniche. Le rocce solubili, che variano dal Paleozoico al tardo Cenozoico, raggiungono in alcuni punti uno spessore superiore ai 1.500 metri. Tra i principali elementi carsici di superficie si trovano le montagne del Tauro, le aree di Konya e le montagne del Mar Nero, con formazioni famose come i tufi di Antalya, le pietre di Pamukkale e gli obruks di Konya.

Le grotte sono un elemento importante del paesaggio carsico turco. Finora sono state registrate 3.050 grotte, di cui 87 grotte marine. L’esplorazione delle grotte è iniziata negli anni ’60 con il geologo Temuçin Aygen. Le grotte si trovano principalmente nel Tauro, nell’Anatolia occidentale e nella regione del Mar Nero occidentale. Le regioni del Mar Nero orientale e dell’Anatolia centrale hanno un numero limitato di grotte a causa delle condizioni geomorfologiche, mentre il sud-est del Paese, ricco di calcare, è ancora poco esplorato.

Le cavità artificiali, utilizzate come abitazioni, sono diffuse in tutta l’Anatolia, con concentrazioni significative in Cappadocia e nelle Highlands Frigie. Queste strutture, scavate in vari tipi di rocce, servivano a scopi diversi, dalle abitazioni ai depositi, agli edifici religiosi e alle strutture difensive. In Cappadocia, una civiltà trogloditica ha creato un’incredibile varietà di strutture sotterranee, tra cui abitazioni, magazzini, chiese, monasteri e città sotterranee.

Dal punto di vista speleologico, la Turchia ha una vivace comunità con circa 560 speleologi e 19 gruppi e organizzazioni speleologiche. Le principali pubblicazioni in questo campo includono “Delta”, “Obruk” e “MAD Bülten”.

La biospeleologia in Turchia ha rivelato una distribuzione e abbondanza di microrganismi comparabile a quella delle grotte carsiche mondiali. Studi sulla microflora e macrofauna cavernicola hanno identificato vari batteri, tra cui Streptomyces, e organismi come pipistrelli, pesci, insetti e ragni. Le ricerche sui pipistrelli, in particolare, hanno documentato un’ampia varietà di specie nelle grotte della Tracia.

Dal punto di vista legale, le grotte in Turchia sono protette dalla legge n. 2863 sul patrimonio culturale e naturale, che ne regolamenta la protezione e l’uso. Le grotte naturali e artificiali all’interno di parchi nazionali sono sotto la responsabilità del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, e appartengono allo Stato, anche se si trovano su terreni privati. Le attività turistiche nelle grotte devono essere approvate dal Consiglio di Protezione provinciale.


Coordinatori: Ezgi Tok1 etok4127@gmail.com, Ali Yamaç1 ayamac@gmail.com

1Eurasian institute of Earth Sciences, Istanbul Technical University

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE DEL PAESE

  • A.Yamaç, E. Gilli, E. Tok, K. Törk, 2021. Caves and Karst of Turkey Vol. 1, Springer AG, Cham, Switzerland.
  • G. Gürcan (ed.), 2006. TAY – The Cave Inventory of Turkey-Ma/Mb, Ege Publishing Co., Istanbul, 2006
  • T. Aygen, 1990. Die Höhlen der Türkei. İstanbul, Türkiye Turing ve Otomobil Kurumu, 1990

Turchia

Scarica l'audiolibro del capitolo
Scarica l'audiolibro del capitolo
Mappa geologica della Turchia
Mappa geologica della Turchia