La Spagna è uno dei paesi europei con la più vasta area carsica, con rocce carbonatiche carsificabili che coprono oltre 100.000 km², quasi il 30% del territorio nazionale. Queste rocce variano in età dal Paleozoico, presente nelle regioni del Cantabrico, Asturie, Picos de Europa e León, fino ai bacini mesozoici come quelli dell’Ebro e del Duero. Le cavità costiere più estese si trovano nelle Isole Baleari. Anche le rocce gessifere, principalmente del Messiniano e del Triassico, sono notevoli, affiorando soprattutto nella Cordigliera Betica e nelle depressioni intramontane. Gli affioramenti di evaporiti in Spagna coprono più di 35.000 km², circa il 7% della superficie nazionale. Il paese vanta circa 65.000 cavità inventariate, includendo anche grotte nei sali, nei conglomerati e nei depositi vulcanici.
La Spagna conta quasi 38 grotte turistiche. Tra le più conosciute ci sono la Grotta delle Meraviglie a Huelva e la Grotta di Nerja a Málaga. La Grotta delle Meraviglie, una delle prime aperte al turismo nel 1914, si sviluppa per 2,1 km in marmi del Cambriano. La Grotta di Nerja, scoperta nel 1959, si estende per 4,8 km in marmi dolomitici. Altre grotte turistiche note includono le Grotte del Drac a Maiorca, le Grotte di Sant Josep a Castellón e El Soplao in Cantabria.
In Spagna ci sono circa 65.000 cavità, tra cui 138 grotte marine e 2.000 cavità artificiali. Le principali organizzazioni di ricerca includono la Società Spagnola di Speleologia e Scienze Carsiche (SEDECK) e l’Istituto Catalano di Speleologia e Scienze Carsiche (ICEK).
Il paese conta 9.400 speleologi e 346 gruppi e organizzazioni speleologiche. La Confederazione di Speleologia e Cañones (CEC) è l’organizzazione speleologica nazionale. Tra le pubblicazioni speleologiche più rilevanti ci sono “Subterránea”, “Grotte del Mediterraneo” e “Lápiaz”.
La Spagna è un importante centro di studi biospeleologici, con una moltitudine di specie adattate all’ambiente sotterraneo. Il paese ospita oltre trenta specie di pipistrelli, molte delle quali in pericolo e catalogate nel Libro Rosso dei Vertebrati di Spagna. La fauna invertebrata è ricca e diversificata, con specie endemiche e adattate all’oscurità. Importanti sono anche gli studi sulla flora cavernicola, con programmi di conservazione in diverse regioni.
Le grotte in Spagna possono essere di proprietà pubblica o privata. Le principali grotte turistiche sono spesso gestite dalle amministrazioni locali. Esistono norme di conservazione specifiche in molte aree protette, come i Parchi Naturali e Nazionali. In Catalogna, le cavità sono state dichiarate “Area di interesse geologico”, mentre nella Comunità Valenciana sono protette dalla legge regionale sugli spazi naturali protetti.
Coordinatore: Victor Ferrer Rico1 espeleovictor@gmail.com
Collaboratori: José Maria Calaforra, Toni Pérez Fernández, Policarp Garay
1Director of Mediterranean Caves Project, Books Cave & Speleo Museum