Il capitolo descrive l’importanza e la diffusione delle comunità rupestri e delle cavità artificiali in varie regioni del mondo, specialmente nell’area mediterranea e oltre. La ricerca speleologica ha raccolto dati su migliaia di siti sotterranei, rivelando informazioni su insediamenti civili, luoghi di lavoro, opere difensive e religiose. Questo lavoro ha portato alla creazione della Carta dei siti rupestri nel bacino del Mediterraneo, iniziata da due ricercatori italiani e supportata dalla Società Speleologica Italiana.
L’obiettivo è fornire un inventario quantitativo e dettagliato delle architetture sotterranee per facilitarne lo studio. Tra le opere sotterranee, le strutture idrauliche sono particolarmente significative, poiché testimoniano l’ingegnosità delle tecniche utilizzate per gestire le risorse idriche in insediamenti civili e religiosi. Queste opere sono analizzate in base alla tipologia, alla tecnica di realizzazione e alla finalità, rivelando una complessa interazione con l’ambiente naturale e le condizioni climatiche locali.
In particolare, nei territori aridi e semi-aridi, l’approvvigionamento idrico è stato cruciale, richiedendo soluzioni tecniche avanzate. Anche le strutture realizzate dalle comunità religiose eremitiche mostrano un grande interesse per la loro sostenibilità e adattamento al contesto ambientale. L’inventario dei siti rupestri è in continua espansione grazie alla segnalazione di nuovi siti da parte dei ricercatori.
Carla Galeazzi1,2,3 carla.galeazzi123@gmail.com
Roberto Bixio1,2,4roberto.bixio@gmail.com
Mario Parise1,2,5mario.parise@uniba.it
1Società Speleologica Italiana, Commissione Nazionale Cavità Artificiali
2Union Internationale de Spéléologie (UIS), Artificial Cavities Commission
3Egeria Centro Ricerche Sotterranee, Roma /Hypogea
4Centro Studi Sotterranei, Genova – Ispettore On. Arch. Settore Cavità Artificiali, MIBACT
5Earth and Environmental Sciences Department, University Aldo Moro, Bari, Italy