La Repubblica di Malta è composta da tre isole principali: Malta, Gozo e Comino, situate al centro del Mar Mediterraneo, a circa 96 km dalla Sicilia e 290 km dal Nord Africa. Queste isole sono l’unica parte emergente di una vasta piattaforma di acque poco profonde che si estende dalla Sicilia orientale fino al graben di Malta. Le isole maltesi sono costituite principalmente da calcari e argille dell’Oligocene e del Miocene, con cinque formazioni geologiche principali, tra cui il Calcare Corallino Inferiore e Superiore, e l’Argilla Blu.
I fenomeni carsici sono ben sviluppati, con diverse doline e grotte, come il-Maqluba e la Grotta Azzurra. La dolina di il-Maqluba è particolarmente interessante per la miscelazione di acqua marina e dolce che accelera la dissoluzione della roccia carbonatica. Le grotte di Malta e Gozo presentano una varietà geomorfologica significativa e ospitano importanti siti archeologici come Għar Dalam, un’attrazione turistica che conserva una sequenza di depositi fossiliferi dal tardo Pleistocene.
Malta, con una superficie di 246 km², è l’isola più grande e si trova tra la Sicilia e il Nord Africa, sull’altopiano di Malta, una piattaforma formata dai punti più alti di un antico ponte di terra. L’isola di Gozo è più piccola, con numerose grotte calcaree, mentre Comino è caratterizzata da scogliere calcaree e grotte costiere. Alcune di queste grotte erano utilizzate dai pirati durante il Medioevo.
Tra le grotte più importanti troviamo Għar Dhalam, fondamentale per la preistoria maltese con depositi fossiliferi estesi per 130.000 anni, e Għar il-Friefet, nota per la fauna di pipistrelli. Ghar il-Kbir, un insediamento trogloditico con otto grotte più piccole, e la grotta sommersa di Ħarq Ħammiem sono altri esempi significativi. La Grotta di Calipso, legata al mito di Odisseo, e la Grotta di Billinghurst a Gozo, la più grande grotta marina, sono altre attrazioni notevoli.
Le isole maltesi ospitano 22 grotte registrate, sia emergenti che sommerse, e 42 grotte marine accessibili ai subacquei, con alcune che raggiungono profondità superiori ai 40 metri. Studi scientifici sulle grotte e sulle specie ad esse associate sono limitati, rendendo urgente la necessità di migliorare la conoscenza della biodiversità delle grotte marine. Malta ha sviluppato un quadro giuridico per la protezione ambientale e la conservazione dei siti archeologici, ma ulteriori investimenti in progetti sostenibili sono necessari per garantire uno sviluppo che rispetti l’ambiente.
Infine, la grotta di Ghar Dalam è stata studiata per la sua ecologia e fauna, rivelando specie uniche come il pipistrello Myotis blythi e la falena Proterospastis merdella. Le grotte marine ospitano una fauna bentonica sessile, pesci come il pesce cardinale e crostacei come il gambero pugile, che svolgono un ruolo ecologico significativo. Le grotte marine sono protette come habitat di interesse comunitario ai sensi della Direttiva Habitat dell’UE, con siti designati per la loro conservazione.
Coordinatori: Ferdinando Didonna1 ferdinando.didonna@socissi.it, Hans Friederich2 hansfr55@gmail.com
1Società Speleologica Italiana
2FRGS è un geomorfologo carsico olandese con un dottorato di ricerca in idrochimica del calcare presso l’Università di Bristol, Regno Unito.