L’Egitto è caratterizzato da un paesaggio desertico suddiviso in tre principali altopiani morfostrutturali separati da depressioni. Il primo altopiano nel sud è composto da arenarie del Cretaceo superiore, che si innalza fino a 1.000 m prima di diradarsi nelle depressioni di Dakla e Kharga. Il secondo altopiano centrale è formato da calcari eocenici, declinando gradualmente verso nord fino alla depressione di Quattara, situata 50 m sotto il livello del mare, estendendosi per circa 400 km. Il terzo altopiano settentrionale è di origine miocenica, costituito da rocce calcaree che si estendono per 600 km tra il delta del Nilo e l’altopiano cirenaico.
Le principali grotte dell’Egitto includono la Grotta Djara nel deserto occidentale, suddivisa in due livelli con raffigurazioni di bovini e antilopi risalenti a circa 7.000-8.000 anni fa. La Grotta Djara 2, nelle vicinanze, presenta mineralizzazioni di gesso eccentriche e formazioni di condensazione/corrosione. La Grotta Sannur nel deserto orientale, lunga 275 m, è situata in un’area di cave di alabastro e fa parte di un progetto di valorizzazione turistica. Le Grotte Hamman Pharaoh 1 e 2 nel Sinai si originano da fenomeni ipogenici di fluidi termali, con temperature che raggiungono fino a 50°C nella prima grotta.
Queste grotte offrono non solo spunti geologici e speleologici significativi ma rappresentano anche importanti siti culturali e naturalistici in Egitto.
Coordinatore: Rosario Ruggieri1 info@cirs-ragusa.org
1 Center Ibleo di Ricerca Speleo-Idrogeologica, Ragusa, Italia