La biogeografia mira a comprendere la distribuzione della vita sulla Terra nel tempo e nello spazio. È fondamentale per la ricerca negli ambienti sotterranei, influenzando la valutazione e conservazione della biodiversità. Specie chiave come alcuni pipistrelli, che trasferiscono materia organica nelle grotte, hanno ruoli cruciali. Molte specie sotterranee sono rare o a rischio di estinzione e rappresentano importanti entità tassonomiche.
Gli studi sugli habitat sotterranei sono limitati rispetto a quelli superficiali, ma sono necessari ulteriori sforzi per migliorare la conoscenza. L’accesso difficile a questi ambienti e il numero ridotto di studi sono ostacoli significativi. Nella regione mediterranea, la biodiversità sotterranea segue un gradiente latitudinale dovuto agli eventi glaciali del Pleistocene, che hanno portato molte specie a spostarsi verso sud o estinguersi. Di conseguenza, i paesi del Mediterraneo meridionale hanno una maggiore ricchezza di specie sotterranee rispetto ai paesi settentrionali.
La ricerca biogeografica europea nelle grotte è iniziata nel 1689 con la scoperta del Proteus anguinus, e continua ancora oggi con progetti come Fauna Europea e PASCALIS. Specie come Myotis capaccinii e il proteo sono esempi di fauna cavernicola rilevante per la conservazione, influenzata da eventi climatici storici come l’Ultimo Massimo Glaciale.
Gli invertebrati sono più abbondanti dei vertebrati nelle grotte e rappresentano importanti indicatori biogeografici. Esempi includono il coleottero Dalyat mirabilis e la spugna Eunapius subterraneus. Artropodi come il coleottero Leptodirus hohenwarthi reticulatus mostrano specifici adattamenti morfologici alle condizioni sotterranee.
Infine, i microrganismi, come batteri, archei e funghi, svolgono ruoli vitali nelle grotte, influenzando le concrezioni e rappresentando la base della catena alimentare. Progetti come il Cave Microbial Survey One promuovono lo studio della microbiologia delle grotte, migliorando le conoscenze biogeografiche e rafforzando il legame tra speleologia e scienza.
Mattia Iannella1PhD, mattia.iannella@univaq.it
1Università dell’Aquila, Dipartimento di MeSVA, Sezione Scienze Ambientali