La Slovenia, riconosciuta come la culla del carsismo e dell’esplorazione delle grotte, ha un paesaggio dominato da formazioni carsiche che coprono circa il 47% della superficie del paese. Le rocce calcaree e dolomitiche, risalenti al Mesozoico, formano acquiferi fondamentali per l’approvvigionamento idrico, fornendo più del 43% dell’acqua potabile. Sono state registrate 14.169 grotte carsiche, suddivise in tre tipi principali: il Carso alpino, il Carso dinarico e il Carso prealpino.
Il Carso alpino, situato nelle aree montuose delle Alpi Giulie e delle Caravanche, è caratterizzato da caratteristiche glaciocarsiche e pozzi profondi, come il Čehi 2, che raggiunge una profondità di 1.505 metri. Il Carso dinarico, nel sud della Slovenia, include grotte e sistemi di grotte famosi come quelle di Postumia e Škocjan. Il Carso prealpino, situato tra le Alpi e il Carso dinarico, è caratterizzato da grotte più piccole, come la grotta Huda Luknja.
In Slovenia sono registrate circa 2.000 cavità artificiali, inclusi bunker e gallerie costruite per scopi militari e idrologici. La storia mineraria è significativa, con la miniera di mercurio di Idrija, attiva dal XV secolo, e altre miniere storiche di piombo, zinco e lignite.
La biospeleologia in Slovenia è molto sviluppata, con una ricchezza di fauna sotterranea unica al mondo, comprendente specie endemiche di crostacei, coleotteri e altri invertebrati. La ricerca biospeleologica ha radici storiche, con scoperte importanti come il proteo delle caverne (Proteus anguinus) descritto per la prima volta nel XVII secolo.
La protezione delle grotte in Slovenia è regolata da una serie di leggi e documenti strategici, a partire dal Programma Sloveno di Conservazione della Natura del XX secolo fino alla legge sulla Protezione delle Grotte Sotterranee del 2004. Questa normativa stabilisce che le grotte sono patrimonio naturale di importanza nazionale e proprietà pubblica. Tuttavia, l’attuazione pratica delle leggi spesso presenta delle difficoltà.
L’Associazione Speleologica Slovena, con circa 1.000 membri e 50 gruppi, è l’organizzazione principale che coordina l’attività speleologica nel paese. La rivista “Jamar” è la principale pubblicazione speleologica. Inoltre, istituzioni come l’Istituto di ricerca sul Carso ZRC SAZU e il Gruppo Speleobiologico dell’Università di Lubiana contribuiscono alla ricerca e alla protezione del patrimonio carsico.
Coordinatore: Jure Tičar1,2 jure.ticar@zrc-sazu.si
1Research Centre of the Slovenian Academy of Sciences and Arts
2Head of Cave Protection Commission, Slovenian Speleological Association