Le grotte e le caverne hanno svolto un ruolo cruciale nella preistoria come archivi naturali che conservano tracce delle antiche occupazioni umane. La loro importanza risiede nella capacità di preservare depositi sedimentari che offrono preziose informazioni sul passato.
- Ruolo delle grotte:
- Le grotte sono state utilizzate dall’uomo fin dai tempi preistorici come rifugi naturali e archivi di attività umane.
- Solo una piccola parte delle grotte del Mediterraneo occidentale contengono tracce di antiche occupazioni umane.
- Distribuzione e uso delle grotte:
- In Italia, su circa 34.000 grotte conosciute, circa 3.500 contengono tracce di presenza umana.
- Le “antecave” (le zone vicino agli ingressi delle grotte) erano i principali spazi abitati grazie alle loro condizioni ambientali favorevoli.
- Tipologie di utilizzo:
- Le grotte venivano utilizzate principalmente per abitazioni, sebbene l’uomo preistorico abitasse raramente le parti interne più profonde.
- Le grotte servivano anche come luoghi di sepoltura, spazi per l’arte rupestre, siti rituali e per l’estrazione di risorse naturali come acqua e minerali.
- Importanza del fuoco:
- La padronanza del fuoco ha permesso agli uomini preistorici di esplorare e utilizzare le parti più remote delle grotte, fornendo luce e sicurezza psicologica.
- Il controllo del fuoco era essenziale per la colonizzazione degli spazi sotterranei più profondi e per lo svolgimento di varie attività all’interno delle grotte.
Le grotte e le caverne mediterranee sono stati spazi essenziali per la vita preistorica, non solo come abitazioni ma anche come luoghi di attività rituali, artistiche e di sfruttamento delle risorse naturali. La loro esplorazione e utilizzo erano strettamente legati alla padronanza del fuoco, che permetteva agli uomini di avventurarsi e abitare in questi ambienti sotterranei.
Felice Larocca1,2 felicelarocca964@gmail.com
1Università di Bari Aldo Moro, Gruppo di ricerca speleo-archeologica
2Centro Regionale di Speleologia della Calabria “Enzo dei Medici”